“Vento, vento, che cosa racconti?”
Domenica 10 Ottobre, alle 15.30
…ovvero la storia di Passerogrigio che si ritrovò a volare
Fiaba/Narr-azione per bambini... anche di ogni età.
ANTEPRIMA NAZIONALE
INGRESSO GRATUITO
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Contents:
con:
Samuele Farina
testi:
Alessandro Gigli
Consulenza scenica e costumi:
Velda Noli
Musiche e canti di:
Vittorio Nocenzi
Michael W. Smith
Lisa Gerrard
Franco Battiato/Fiorella Mannoia
Sarah Brightman
Montaggio e regia: Pierluigi Castelli
Il “teatro per bambini/ragazzi” è sempre più visto e prodotto come un’espressione artistica minore in cui tutto può/deve essere annacquato, talora fino alla banalizzazione estrema delle forme e dei contenuti.
Nella ferma volontà di riconoscere allo spettatore bambino la medesima dignità che si assegna comunemente allo spettatore adulto e partendo dai testi di un importante e attento scrittore per l’infanzia, quale Alessandro Gigli è, Àrhat Teatro ha lavorato, per la prima volta, ad uno spettacolo rivolto sì ai bambini, ma senza venir meno al proprio particolare cammino artistico fin qui elaborato e percorso, e innestandolo su un rigoroso impianto attorale, drammaturgico e registico tale da poterlo rivolgere “… anche ai bambini di ogni età”.
Trattasi di una narr-azione collocata in uno spazio sospeso tra sogno e realtà quotidiana, in cui prende corpo un vero e proprio mare di pensieri, dove la notte e il giorno si incontrano e danno luogo al racconto continuo della vita, dove la paura del buio si trasforma in “sogni incartati in bianchi lenzuoli”.
E’ qui che passerogrigio scopre il canto quotidiano della terra, degli animali e di tutte le altre creature. E’ qui che il bruco diventerà farfalla. E’ così che passerogrigio, superando le sue resistenze, conoscerà la meraviglia e lo stupore dell’incontro, fino ad unirsi alla danza e al canto corale alla vita, apprendendo davvero a volare, divenendo esso stesso luce e colore.
I testi sono tratti da “Chi ha paura del buio?” (Alessandro Gigli – edizioni Jaka Book) e “Canto alla vita” (Alessandro Gigli – edizioni Breathe and Believe).
(“Canto alla vita” è stato tradotto in più lingue e diffuso a cura della Christofer Ricardo Fibrosis Foundation, organizzazione internazionale, per sostenere la ricerca sulla fibrosi cistica, malattia genetica rara e incurabile)
“Canta, canta alla vita, e i suoi tremila istanti…
Canta alla vita e non avere rimpianti.
Canta la vita e canta anche il dolore,
nasce una spiga se il chicco muore.
Canta alla vita e alle sue creature,
sfida con forza tutte le paure.
La vita è eterna, c’è solo un intervallo,
non stare lì seduto,incomincia un nuovo ballo.”
(A. Gigli – Canto alla vita)